16 febbraio 2006

MANIFEST...AMENTE INSOPPORTABILI


Secondo me li mettono su di notte. Se no, non mi spiego. Ma come: son passata di qui proprio ieri e non c’era niente… ed oggi mi trovo un Pierferdinando Casini formato King Kong (al quale un po’ assomiglia, per via delle folte sopracciglia) che ci informa che “lui è per la famiglia”. La crisi è doppia: primo, perché Pierferdinando sarà anche (stato) un bel ragazzo ma su quel manifesto ha uno sguardo da lupo mannaro; secondo, a QUALE famiglia alluderà? A quella da cui è separato, oppure alla nuova, cioè alla “coppia di fatto” con annessa bimba di due anni? Fossi (disgraziatamente, s’intende) nella sua compagna, non gli parlerei più assieme per i prossimi tre mesi a scopo cautelare. Anche se il top lo raggiunge nel manifestone in cui dichiara: “Un’idea diversa”. Che non si sa se è una preghiera disperata del tipo “qualcuno mi aiuti che non ne ho di mie” oppure ad un velato invito al voto gay.
Poi c’è il fricchettone con sciarpona colorata della Margherita. Si suppone che abbiano finalizzato alla sua ricerca tutta l’attività del partito negli ultimi sei mesi (il che spiega molte cose), dato che di fricchettoni in quel partito di insopportabili bacchettoni contro tutto (pacs, gay eccetera) che è la Margherita, ci dev’essere solo lui, povera stella. Solo sui manifesti come nel partito, piccolo caro.
E che dire dei manifesti stile “halligalli” di Alleanza Nazionale? Quelli con Fini che dice “Se prima eravamo in pochi a chiamare Patria l’Italia, adesso siamo in tanti…” a ballare l’Halligalli, appunto. Edoardo Vianello sarà contento.
Ma il massimo, naturalmente, lo raggiunge Lui, il Grande Silvio. I suoi manifesti sono i più grandi, i più numerosi, i più accessoriati di tutti. Non so se avete notato, il ragazzo s’è fatto mettere pure i faretti alogeni per essere illuminato a puntino pure in effigie, oltre che dal vivo degli studi televisivi. Gli mancano solo i portavasi in ferro battuto con dei bei gerani dentro, e poi sono perfetti.
Il mio preferito è quello in cui se la ride pacifico e beato della “sinistra che dice che tutto va male, lasciamola perdere”. Chiaro l’intento di trasmettere al Paese un’iniezione di ottimismo (e di Roipnol, che non guasterebbe allo scopo), per carità. Difficile però non sentirsi presi un tantinello per i fondelli, diciamo. Perché quando andiamo a fare la spesa (noi poveracci che ancora facciamo la spesa) lo vediamo bene cosa compriamo e quanto spendiamo; e quando a fine mese i conti faticano a tornare, a differenza di qualche anno fa, non è perché la sinistra ci ha raccontato panzane confondendo il nostro cervellino mignon come il Premier sembra farci intendere, bensì perché la recessione c’è e si vede. Della qual cosa a Lorsignori, chiaramente, non importa un fico. Si sono aumentati tutto quello che potevano aumentare, hanno depenalizzato le tangenti, hanno aumentato in modo abnorme e vergognosi i rimborsi elettorali ed ora si apprestano a bombardarci con slogan cretini e facce di bronzo. Difendiamoci.