CARMELO MI HA QUERELATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Udite udite: dopo tanti anni di onesta satira, il Direttore dell'Asl di Brescia, Carmelo Scarcella, mi trascina in tribunale per questo simpatico pezzettino di genuina satira politico-sociale. Ci ha già provato lo scorso anno, ed il Gip ha archiviato. Ora ci riprova... a luglio l'udienza.
INQUINAMENTO MENTALE
Attenzione: è pericolosissimo. Magari non genera allergie o forme tumorali, ma ti sbriciola il sistema (cerebrale) immunitario. Fonti di contagio: politici, burocrati, amministratori…
Come rimpiango di non abitare in aperta campagna. Ma non per l’aria buona le cose genuine la tranquillità la vita semplice la natura, no: solo per il fatto che, se abitassi in campagna aperta, avrei ora a disposizione una palata di letame di cavallo. Mi basterebbe. Una semplice, naturale, dose di letame di cavallo, tanta ce ne sta su una pala. E’ chieder troppo? Dopodichè, mi recherei (colla palata di cui sopra, eh) a far visita ad un signore che ha rilasciato, qualche giorno fa, a proposito dell’inquinamento atmosferico, una dichiarazione veramente esemplare e memorabile. Edificante, aggiungerei.
Il signore in questione non è un Signor Nessuno, naturalmente. E’ il Direttore dell’Azienda Sanitaria Locale di Brescia. E’ il signor Dottor Carmelo Scarcella. Ora. Non per essere polemica (anzi sì, ma con qualche ragione perdiana), ma cosa dovremmo aspettarci, se vivessimo in un Paese Normale, da un Direttore di un’Azienda Sanitaria Locale? Che si occupi della nostra salute, no?
E’ chiaro che, essendo ragazzi ragionevolissimi e di grande disponibilità, io e voi mica pretendiamo dal dottor Scarcella che ci venga a controllare la scorta di aspirine, per carità. Quando però si verificano circostanze generali di grande pericolo per la salute, allora mi aspetterei che il dottor Scarcella un paio di metaforiche corse le faccia. E dunque. Lo sanno anche i criceti che lo stato di inquinamento da polveri fini e biossido di azoto è responsabile, ogni anno, di centinaia di morti. Lo sanno tutti quelli che hanno familiari che si sono ammalati di tumore, cioè tutti gli italiani. I nostri amministratori, per contro, vietano il fumo di sigaretta ma continuano a consentire la vendita di nuovi modelli di auto a benzina, salvo poi “impedirne” la circolazione in orari ridicoli un giorno al mese.
E qui arriviamo al punto. Davanti ai provvedimenti ridicoli disposti dalla regione, il Comune di Brescia si è rivolto all’Asl chiedendo un parere circa la salute pubblica. E lì entra in gioco il Nostro Eroe, il signor dottor Carmelo Scarcella. Il quale ha testè dichiarato (non l’ho inventato io, è anche apparso sugli altri giornali cittadini): “Il problema è complesso e non bisogna commettere l’errore di dare risposte affrettate. La lotta allo smog passa anche attraverso comportamenti individuali, dall’attenzione al riscaldamento a una velocità moderata in auto. E’ una questione di educazione culturale”.
Io spero che le multinazionali produttrici di carburanti facciano un regalone, al dott. Scarcella. Perché l’altra cosa che sanno anche i criceti è che, se siamo condannati a morire di smog, non è perché siamo “maleducati culturali”, ma perché dobbiamo finirlo tutto, quel maledetto petrolio, pagandolo oro e sangue, oro coi nostri soldi tassati e tartassati, sangue quello di chi si è ammalato, si sta ammalando e si ammalerà, con buona pace del Direttore della Azienda Sanitaria. Fino a che non l’avremo finito, il maledetto petrolio, fino all’ultima schifosa goccia, non ci lasceranno comprare il motore a idrogeno o elettrico o qualche altro carburante meraviglioso e quasi gratuito che, rombando, emetta tuttalpiù vapore acqueo.
Vabè. Tanto il letame di cavallo non ce l’ho. Facciamo così: vergognamoci noi per lui, e chiediamo noi scusa a tutti gli asmatici, agli allergici, ai bronchitici cronici, ai malati di tumori del nostro tempo. Che tristezza, gente.